Perché devo fare la perizia? motivi e fasi da sapere durante una perizia nautica
Per quale motivo dovrei fare una perizia? la mia barca è perfetta!
Questo è quello che sostiene circa l’80% dei proprietari alla domanda su quale sia lo stato d’uso della propria imbarcazione.
Sarà vero? In alcuni casi sì, ma nella maggior parte si tratta di pura sindrome da innamoramento, dove non si vogliono notare difetti o si minimizzano, come in una vera e propria relazione amorosa. In altri casi non né si è a conoscenza.
Com’è possibile che non ci si renda conto di un problema?
Succede più spesso di quanto si possa immaginare, e riguarda per lo più le condizioni dello scafo e strutturali, in quanto la barca può aver sofferto un difetto costruttivo o un evento che all’epoca dei fatti venne sottovalutato. Motivo per cui è sempre una buona idea far periziare una barca usata, sia che si è proprietari per verificarne le condizioni, sia che si è un nuovo possibile acquirente per identificarne le principali peculiarità.
Indice
- Cos’ è una perizia nautica?
- Qual è la procedura di una perizia nautica.
- Su quali imbarcazioni fare una perizia.
- La barca in secca.
- La barca in acqua.
- Conclusioni.
Cos’ è una perizia nautica?
La perizia nautica è un vero e proprio processo investigativo in quanto non sempre si hanno informazioni in merito alla barca o se si hanno possono non essere attendibili; in molti casi si tratta di informazioni sommarie o addirittura di voci per sentito dire del tipo ” mi sembra che una volta la barca abbia toccato” e proprio per questo motivo che scevri da qual si voglia pregiudizio o pressione la perizia è paragonabile ad una vera e propria indagine a ritroso partendo dallo scafo e dai dati raccolti, che potranno rivelare informazioni fondamentali per poter ricostruire la storia della barca che si sta periziando.
Qual è la procedura di una perizia nautica.
La perizia nautica può essere interpretata come una fotografia dell’imbarcazione in formato discorsivo nell’istante in cui la si sta ispezionando. Durante la perizia dell’imbarcazione esistono quatto passaggi fondamentali:
- Ispezione scafo e appendici;
- Ispezione delle strutture interne e aree passanti;
- Ispezione motore/i e sistemi di bordo;
- Ispezione della coperta.
Ognuno dei sopracitati passaggi è anch’esso suddiviso in fasi specifiche e differenti in base alla tipologia di imbarcazione da ispezionare, inquanto la struttura dello scafo e i pesi a bordo differiscono per ogni tipologia di imbarcazione.
La perizia, per essere svolta nel miglior modo possibile, deve prevedere l’alaggio e la messa in sicurezza in cantiere per poter ispezionare l’opera viva (parte immersa dello scafo); è sempre preferibile alare la barca dai 3 ai 5 giorni prima per permettere all’antivegetativa di asciugarsi, per poi procedere con il varo e il test dei motori e sistemi di bordo.
I passaggi principali della perizia sono i seguenti:
- Ispezione visiva dello scafo per valutare distorsioni, indicazioni di riparazioni o presenza di osmosi;
- Valutazione delle condizioni del tunnel bowthruster (se presente);
- Condizioni delle eliche, asse e boccole (se in presenza di piedi poppieri, IPS o fuoribordo, valutarne le condizioni nel dettaglio e coinvolgere un meccanico specializzato);
- Verificare i timoni e boccole (se presenti);
- Verificare le condizioni della giunzione scafo-bulbo (solo barche a vela);
- Verificare le condizioni delle prese a mare e dei perni del bulbo se presenti;
- Verificare le strutture interne se sono presenti movimenti strutturali;
- Verificare le condizioni dei motori;
- Verificare le condizioni dei sistemi di bordo;
Su quali imbarcazioni fare una perizia.
Su quale barca fare la Perizia?
Eccetto per le barche di nuova costruzione, dove le eventuali problematiche non hanno avuto ancora il tempo di potersi sviluppare, non esiste un’imbarcazione nello specifico per la quale non risulta essere necessaria l’intervento di un Perito Nautico, l’unico parametro da poter considerare è il valore economico dell’imbarcazione e quanto peso avrebbe la perizia sul valore della barca.
Sebbene possa sembrare un costo oneroso quello di una perizia nautica rispetto al valore dell’imbarcazione o all’età della barca, risultano essere proprio le barche di piccole dimensioni o particolarmente vintage a soffrire di problematiche rilevanti che potrebbero comprometterne l’intero valore o quasi e pertanto la spesa che inizialmente risulterebbe proibitiva, potrebbe aiutare a portare alla luce problematiche ignorate anche dallo stesso proprietario e tutelare l’eventuale investimento. In ogni caso ci sono validi periti nautici tra cui la MDSsurvey (Marine,Damage and Structure surveys) che possono venire incontro alle Vs esigenze aiutandovi ad avere una comprensione completa dell’imbarcazione e ad evitare sorprese indesiderate.
A barca in secca.
Durante la perizia, per avere una visione completa dello stato in cui si attesta la barca, questa dovrà essere messa in secca, preferibilmente in un cantiere e in sicurezza per permettere al perito di poter visionare lo scafo ed identificare eventuali anomalie presenti sull’opera viva (parte immersa dello scafo).
La presenza di antivegetativa sopratutto se presente in molti strati e nel tempo mai portata a zero potrebbe compromettere l’identificazione di indicazioni come riparazioni o eventuale presenza di blister osmotici che potrebbero indebolire la struttura dell’imbarcazione.
Un indicatore della salute dello scafo è la sua umidità strutturale, in quanto uno scafo asciutto è strutturalmente più resistente agli sforzi di uno scafo umido. Oltre ad identificare la solidità strutturale l’umidità potrebbe portare alla luce difetti come riparazioni o danni strutturali non visibili ad occhio nudo.
Pertanto è consigliabile permettere allo scafo di asciugarsi in modo da poter stabilire le sue reali condizioni, in quanto un antivegetativa molto spessa potrebbe causare errori strumentali che renderebbero i test sullo scafo e di dati raccolti inutilizzabilli, per tanto si consiglia di alare (mettere in cantiere o in secca) la barca almeno dai 3 ai 5giorni prima della perizia.
A barca in acqua.
La barca può essere ispezionata in acqua sia prima che questa venga messa in secca che a seguito del varo o se lo si richiede esclusivamente in acqua.
In questa fase della perizia si controllano tutte quelle che possono essere le possibili vie d’acqua, le più comuni sono:
- Losche
- Perni
- Prese a mare (comprendenti valvole e passascafi)
- bowthruster se presente
Oltre alle sopracitate ispezioni, la perizia in acqua permette di testare tutti quei sistemi di bordo che utilizzano l’acqua come sistema refrigerante principale, come:
- aria condizionata
- motore/i
- generatore/i
- WC se ad acqua di mare
- dissalatore
Nel caso delle barce a vela:
- Albero/i
- Sarie e lande
- Vele, che per motivi di sicurezza non possono essere aperte in cantiere.
Va considarato che se la barca viene ispezionata esclusivamente in acqua la perizia sarà sempre parziale ed un eventuale perizia subaquea non permette la reale valutazione dello scafo.
Conclusioni.
Per conoscere il reale stato dell’imbarcazione, o per lo meno un quadro esaustivo delle sue condizioni, l’ausilio di un Perito Nautico specializzato che si avvale delle più recenti tecniche e dei controlli non distruttivi può essere la migliore opzione possibile per tutelare la propria imbarcazione o il proprio investimento; è consigliabile anche per chi ha già un imbarcazione di proprietà ed è interessato a verificare il suo stato d’uso o semplicemente a vendere la propria imbarcazione per evitare brutte sorprese, una perizia periodica per valutare alcune criticità sotto la lente di un occhio esperto ed imparziale che potrebbe mettere alla luce problematiche non rilevate in precedenza o sottovalutate.
Quindi in conclusione, sia tu un possibile acquirente o un proprietario di quello che ad oggi puo essere considerato come la cosa più vicina ad un sogno, ossia la tua barca, la perizia è uno strumento fondamentale che può aiutarti e tutelarti principalmente dal punto di vista della sicurezza, oltre che farti risparmiare tempo, denaro e preoccupazioni in futuro.
In mare la sicurezza viene prima di tutto. #staysafe
MDSsurvey è su tutte le piattaforme!!!
vienici a trovare!😉
Articolo di Marco De Simone, Marine surveyor Affiliato IIMS e tecnico NDT certificato
Una risposta