Una delle domande fondamentali, quando si parla di un’imbarcazione principalmente post-acquisto è quella di pensare a come assicurarla e se valga la pena avere una semplice polizza per la responsabilità civile oppure assicurare la propria imbarcazione attraverso una polizza corpi (nel link si fa riferimento ad Unipol ma ne esistono molte altre) che tuteli la propria imbarcazione da qualsivoglia sinistro.
Eccetto essere questa una valutazione personale che dipende anche dalle proprie tasche, le assicurazioni però non possono rilasciare una polizza corpi, senza venire a conoscenza di quello che è lo stato attuale dell’imbarcazione o perlomeno lo stato nel momento in cui questa imbarcazione verrà assicurata. Quindi, molto spesso, le assicurazioni si avvalgono sia di propri periti iscritti all’interno dei loro registri o in alternativa il cliente stesso che ha un proprio perito di fiducia e che plausibilmente gli ha fornito una perizia pre-acquisto, può richiedere una perizia di tipo assicurativo che esaminerà accuratamente la propria imbarcazione producendo una nuova relazione onesta sullo stato dell’imbarcazione al momento dell’ispezione.
La differenza fondamentale tra un perito dell’assicurazione e un perito terzo é che il secondo non ha rapporti con l’assicurazione ed effettuerà una perizia molto più approfondita,(poichè pagato meglio) per sua e per vostra tutela, effettuando oltre che un’ispezione visiva anche un’ispezione attraverso test non distruttivo quali Tap test (a martello), test hygrometrici e test ad ultrasoni se lo si reputerà necessario.
E’ plausibile che il test ad ultrasuoni sia effettuato in caso di estrema necessità ed è plausibile che il perito nello specifico possa chiedere una parcella differente per l’utilizzo di questo strumento.
Mettiamo il caso, io acquisto un’imbarcazione e questa non presenta durante la perizia (plausibilmente effettuata dal nostro studio) particolari difetti da dover ripristinare eccetto generiche operazioni di manutenzione, posso io presentare questa perizia all’assicurazione ai fini della polizza corpi?
Sì, nel caso in cui la La perizia abbia un esito positivo, la stessa potrà essere presentata all’assicurazione con l’aggiunta di un paragrafo che dia una stima del valore economico dell’imbarcazione nello specifico, in modo da poter essere assicurata dichiarando un valore stimato con la polizza corpi.
Considerando che la perizia è paragonabile ad una fotografia dell’imbarcazione, che racconta in maniera descrittiva lo stato in cui si trova in quel momento l’imbarcazione, è chiaro che la validità della perizia stessa non potrà superare un determinato periodo di tempo e che in media risulta essere all’incirca sei mesi, termine entro cui l’imbarcazione potrebbe mantenere in teoria le medesime caratteristiche, motivo per cui bisognerà organizzare la presentazione della perizia con paragrafo apposito riferente al valore nel più breve tempo possibile, in alternativa si dovrà chiedere al perito un secondo rapporto aggiornato in merito alla medesima imbarcazione che plausibilmente sarà stata manutenuta secondo le indicazioni precedentemente dichiarate da dover effettuare da parte del perito nautico.
Questo avviene perché con la perizia nautica si esamina lo stato dell’imbarcazione in quel momento mentre con la visita di sicurezza (descritta nel dettaglio qui) si ritiene necessario stabilire esclusivamente la verifica dei delle caratteristiche di navigabilità ed il mantenimento delle caratteristiche di conformità per poter circolare all’interno del mercato europeo, dove si presuppone attraverso la verifica con cadenza quinquennale o all’interno della cadenza quinquennale che la barca non subisca alcun processo degenerativo per cui si debba perdere la conformità CE.
Il fatto che tu possa circolare non significa che la tua barca abbia per scienza infusa le caratteristiche o la possibilità di essere assicurata, in quanto, all’interno dei 5 anni, la banca potrebbe avere un difetto o subito un processo degenerativo non per forza riconosciuti o trovati durante la visita di sicurezza, che per sua natura non rappresenta una perizia molto approfondita ma che visiona in maniera generica le caratteristiche dell’imbarcazione e plausibilmente non stimolate da un grande ritorno economico che molto spesso potrebbe fare in modo che l’ispettore di turno possa non voler prendersi la responsabilità di fermare una barca a causa di un mancato raggiungimento dei requisiti.
quindi no la visita di sicurezza non è abbastanza per poter assicurare un imbarcazione, ma questa dovrà essere eseguita da un perito esperto che rediga un rapporto esaustivo, come il ns studio.
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